Un po' di arte, scelta con cura, può fare solo che bene...
Mostra fotografica “Ma-donne”che ha aperto i battenti all’Archivio Storico di Palermo. Esposti ventiquattro scatti, tutti 120 per 160, a firma della regista Roberta Torre, visitabili fino a sabato 18 aprile. “Ma-donna” prima ancora che a una visione sacra rimanda alla etimologia originale del termine: mia donna, un appellativo, fuori dall'accezione religiosa.
«Le mie ma-donne sono innanzi tutto delle donne. Donne poi trasformate. Un creare aggiungendo, moltiplicando, sommando, per arrivare a un'essenza: la femminilità»: dice la stessa Roberta Torre. Per lei infatti le moderne “madonne” sono semplici donne che hanno assaporato tutto della vita, dalle lacrime alle gioie, dal sapere di avere dei panni da lavare, ad allevare un bambino durante una guerra o semplicemente allattarlo in un fast food tra l’indifferenza degli altri. Esposte quindi, tra le altre, una madonna del riso, delle rose, dei pavoni, del cunto, una madonna surgelata e una turchina, una in soffitta, una dei pizzi, un’immacolata e una regina di cuori.
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