Ci sono certe sere che uno guarda i programmi televisivi, i più brutti, e non riesce a staccarsi.
Come Renzo Arbore sono affetto di «pasqualismo», una strana malattia psicologica che intacca il centro della volontà e costringe il paziente a penose coazioni a ripetere davanti al televisore. Arbore ha spiegato molto bene i sintomi della malattia a Victoria Cabello durante una puntata di «Very Victoria» (Mtv, martedì, ore 22,35). Ci sono certe sere che uno guarda i programmi televisivi, i più brutti, e non riesce a staccarsi. Una forza interiore e incontrollabile lo spinge a questa sofferenza, fino al limite estremo.
Il «pasqualismo» deriva da una celebre gag di Totò. Che racconta di essersi imbattuto in un energumeno «aiutante» (aitante) che lo riempie di schiaffi, gridandogli: «Pasquale tieni questo, Pasquale figlio di un cane, Pasquale ecco un cazzotto», e così via. Totò, invece di difendersi, ride a crepapelle e a Mario Castellani che gli chiede «Perché non hai reagito?» risponde: «E chi se ne frega, mica sono Pasquale, chissà 'sto stupido dove vuole arrivare. 'Ste cose mi scompisciano».
Davanti a «Dimmi la verità», domande di Caterina Balivo e la ridicola macchina della verità ho capito di essere irrimediabilmente affetto di «pasqualismo» (Raiuno, martedì, ore 21,10). Programma da liquidare dopo dieci minuti e invece, per colpa di Arbore, l'ho seguito fino alla fine per vedere dove volesse arrivare. 'Ste cose mi scompisciano.
Aldo Grasso
22 gennaio 2009
Comparso su www.corriere.it
Ah! Ecco perchè gli uomini son tutti lì a vedere il Grande Fratello quest'anno! Sono affetti da Pasqualismo! :)
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