sabato 28 febbraio 2009
Aperitivo in Moscova - Milano
Indie Aire - Testimony vol.2 - Love & Politics
Sometimes I shave my legs and sometimes I don’t
Sometimes I comb my hair and sometimes I won’t
Depend of how the wind blows I might even paint my toes
It really just depends on whatever feels good in my soul
Chorus
I’m not the average girl from your video
And I ain’t built like a supermodel
But I learned to love myself unconditionally,
Because I am a queen
I not the average girl from your video
My worth is not determined by the price of my clothes
No matter what I’m wearing I will always be
India.Arie
When I look in the mirror and the only one there is me
Every freckle on my face is where it’s suppose to be
And I know my creator didn’t make no mistakes on me
My feet, my thighs, my Lips, my eyes, I’m loving what I see
Now don’t be offended this is all my opinion
Ain’t nothing that I’m saying law
This is a true confession
Of a life learned lesson
I was sent here to share with y'all
So get in when you fit in
Go on and shine
Clear your mind
Now’s the time
Put your salt on the shelf
Go on and love yourself
‘Cause everything’s gonna be alright
Vinicio Capossela - Da solo
martedì 24 febbraio 2009
Fondotinta Minerale
La genetica con me non è stata particolarmente generosa : ho sempre avuto una pelle problematica.
Per intenderci ho la pelle mista, ma di un misto veramente bastardissimo, siccome non vogliamo farci mancare nulla ho anche una buona dose di couperose. Aggiungiamo poi che attualmente i miei 30qualcosa anni si fanno sentire in tutto il loro “splendore”, da qualche tempo ho notato rughette e segni di stanchezza ormai permanenti.
Va da sé che da almeno 15 anni sono alla ricerca del fondotinta perfetto: ho provato tutte le consistenze incrociate con ogni genere di formulazioni e seppure abbia a volte raggiunto risultati piuttosto soddisfacenti, nessuno di questi mi ha conquistata…
Recentemente, complice la solita Clio di youtube, ho voluto giocare la carta del trucco minerale.
Ok ok ,sarò sincera, quando ho deciso di entrare da Sephora ed acquistare il BARE MINERALS GET STARTED KIT (Bare Escentuals) ero al termine di una giornata molto faticosa e il mio bisogno di autogratificazione era pericolosamente maggiore della preoccupazione per la sopravvivenza del mio portafogli, così , lo confesso, ho sborsato ben 65 euri per l’ennesimo test fondotinta.
Mi hanno consigliato il kit medium, ma fra i “mediamente papabili” ce ne sono anche uno più chiaro (ma moooolto chiaro) e uno più scuro (che secondo me è perfetto per l’abbronzatura estiva). SI PUO' COMUNQUE ACQUISTARE ANCHE SOLO IL SINGOLO FONDOTINTA.
Ogni kit comprende
- un primer (ovvero una cremina idratante che dovrebbe uniformare il viso per rendere più efficace la stesura del fondotinta- 20 euro circa – assolutamente non indispensabile direi…)
- due fondotinta di nuances leggermente diverse (nel mio caso moyen e beige moyen, circa 24 euro cad.)
- una cipria rosata (circa 20 euro)
- una terra solare abbastanza scura (circa 20 euro)
- tre pennelli di cui uno piccolo per utilizzare la polvere come correttore, uno grande per una stesura leggera (si possono fare comunque più passate) ed uno grande più compatto per un risultato maggiormente coprente
- il dvd con la spiegazione del trucco (in inglese).
La prima prova mi ha quasi causato un infarto perché sembravo un mascherone polveroso.
Però calma… avevo fatto un pasticcione, convinta che per coprire i difetti ci volesse una grossa quantità di prodotto. Il fondotinta ben steso secondo me è davvero soddisfacente: diciamo che nel mio caso non copre completamente le imperfezioni, ma le riduce consistentemente e nonostante ciò l’effetto rimane sempre estremamente naturale e senza il minimo stacco da viso a collo. Anche se a fine pomeriggio necessita forse di un “rinforzino”, nel complesso dura davvero tanto e anche dopo molte ore la copertura rimane buona (io normalmente mi “mangiavo” il fondotinta in tre ore…) . Non secca la pelle nemmeno nelle aree più aride (e comunque ho notato che a trucco ultimato vaporizzare un po’ di acqua termale lo rende ancora più confortevole).
Un consiglio: usatene davvero poco per volta e aspettate un paio di minuti prima di passare un altro strato. Ho notato che appena depositato è più “polveroso”, ma dopo qualche secondo si fonde con la pelle dando il suo reale effetto (ed è da quello che si può valutare se proseguire o fermarsi).
Devo dire anche che da quando uso questo tipo di trucco la mia pelle è più bella (meno punti neri, meno irritata). Evidentemente sono una di quelle persone che, senza saperlo, in qualche modo “pativa” le formulazioni classiche….. Fra l’altro contiene un bel filtro solare 15, che non fa mai male.
Il mio voto è un 9 pieno e soprattutto…non mi sento per nulla in colpa per l’investimento!!!
Al prossimo giro proverò i samples di truccominerale.it….ormai sono ufficialmente “addicted”!
(Blog postato dall'amica Chiarì)
domenica 22 febbraio 2009
Di solito non parlo nel blog di cose tristi, ma a volte i giornalisti e la superficialità delle persone mi infastidiscono troppo... ma soprattutto alcuni giornalisti... (in questo caso meglio NOT TO BEE)
Quella faccia e le altre (che non vogliono raccontarlo)
Il volto della popstar pestata (Rihanna), diffusa ieri sui siti di notizie è un'arma a doppio taglio
La faccia della popstar pestata, diffusa ieri sui siti di notizie con successo mondiale, è un'arma a doppio taglio. Potrebbe sensibilizzare su un problema molto più diffuso di quel che si vuol credere. O potrebbe alzare il livello di tolleranza: capita anche alle celebrità. Però la foto gira, la dinamica nelle news (?) è questa, e la foto ce l'abbiamo davanti. Per cui guardiamola, ma non guardiamola senza vederla. La donna picchiata è famosa; se non fosse famosa (d'ora in poi sarà famosa per questo, e dispiace per lei), siti giornalistici e blog non avrebbero deciso di occuparsi di una donna picchiata. Cogliamo l'occasione per occuparcene noi, ognuno/a a modo suo.
Tutti noi e tutte noi conosciamo qualcuna a cui è successo. Qualcuna che magari dopo il pronto soccorso è tornata dal disgraziato; qualcuna che voleva scappare e non sapeva dove andare. Tutte sappiamo di donne vittime di violenze che si vergognano a raccontarlo. E non si sa se il caso globale di Rihanna le convincerà a confidarsi e a denunciare; o se le farà stare ancora più zitte. Ma poi? C'è già chi esorcizza l'orrore banale della foto lanciandosi in allusioni e battutoni. In caso, è il caso di dargli virtualmente una sberla; di avere il coraggio di passare per poco spiritosi. E poi: si spera che passino molti guai i figuri della polizia di Los Angeles che hanno dato la foto, e quelli che per primi l'hanno pubblicata. Anche se ora pure il loro sito è famosissimo, è gente che capisce la moderna dinamica delle news (?).
Maria Laura Rodotà (www.corriere.it)
21 febbraio 2009(ultima modifica: 22 febbraio 2009)
21 febbraio 2009(ultima modifica: 22 febbraio 2009)
lunedì 16 febbraio 2009
Questa base cremosa per il trucco ha una duplice funzionalità: corregge la lucidità del viso e ne neutralizza il colorito spento, attenuando le discromie senza alterare la naturalezza dell'incarnato. Così il make-up tiene tutto il giorno e la pelle risulta perfetta. La presenza di polifenoli naturali assicura un'azione normalizzante mentre polveri di amido e caolino assorbono l'eventuale eccesso di sebo, aiutando a mantenere splendente il viso e favorendo una buona riflessione della luce. Il prodotto è arricchito con principi attivi idratanti anti-secchezza e Vitamina E antietà.
domenica 8 febbraio 2009
Spazio Movida - Milano Navigli
Premesso che ho cominciato ad odiare i classici locali per aperitivo milanesi, cerco di segnalarvi quei posti che si discostano un po' dai cliches. Lo Spazio Movida sui Navigli, via Ascanio Sforza 41 (il Naviglio più vicino a Piazza XXIV Maggio, potete parcheggiare in zona piscina Argelati, via Segantini).
giovedì 5 febbraio 2009
Banca del tempo
Con la crisi, è boom dello scambio alla pari di prestazioni Ora anche un vademecum per orientarsi
MILANO - Fino a oggi è stato un piccolo fenomeno di nicchia. Geniale, fantasioso, forse anche prezioso, ma delimitato entro confini netti. Per chiarirci: chi non ne faceva parte difficilmente lo conosceva e se ne aveva sentito parlare difficilmente sapeva spiegarlo. Poi è arrivata la crisi. E così, colpo di scena, la banca del tempo, a dieci anni esatti dalla prima esperienza milanese, si ritrova sotto i riflettori.
Questa banca emette assegni e spedisce estratti conto, ma non ha soldi in cassa perché l'unità di scambio è la prestazione. La formula? Semplice: «Le banche del tempo hanno rimesso in moto la sana abitudine all'aiuto reciproco, quei piccoli favori che in passato ci si scambiava fra vicini e che nel Terzo millennio si istituzionalizzano, così anche chi va di fretta o teme di invadere il privato degli altri, si sente incoraggiato e spinto a darsi da fare». A fare cosa? «Niente di geniale, per carità — risponde Luigi Tomasso, ex direttore Inps, che sta sistemando le ante della cucina di una socia in cambio di una cena per lui e la moglie — ma gli scambi mettono in moto relazioni che in una città disgregante sono essenziali». Tomasso ha appena scritto una «Guida pratica alle BdT» (Pixel), in stampa in questi giorni, una sorta di vademecum giocoso per chi cerca di orientarsi (dagli indirizzi di tutta Italia ai consigli per aprire una sede). Ma niente volontariato, solo scambio alla pari.
Coordinamento milanese: via dei Transiti 21, tel. 02.26.18.006 mart., merc., giov., 10-12 su app.
Banca del tempo su web- clicca qui
Marta Ghezzi 04 febbraio 2009 - www.corriere.it (Segnalato da Sara)
Enoteche
mercoledì 4 febbraio 2009
W PIF
Crowdsourcing
Il termine Crowdsourcing (crowd + outsourcing) è un neologismo che definisce un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in un team. Tale processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque dei portali su internet.
Inizialmente il crowdsourcing si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio.
Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise, per i freelance la possibilità di offrire i propri servizi su un mercato globale. (Wikipedia)
Se volete cimentarvi vi consiglio questo sito:
Potete inventarvi uno spot, uno slogan, mettere foto e video, per il piacere di fare qualcosa di creativo e magari essere anche scelti....
Swapping
«Swap party», arriva la festa del baratto
Oggetti, accessori, capi d’abbigliamento, vecchi mobili,
ogni cosa può diventare oggetto di scambio
... lo «swap party», l’ultima tendenza che ha conquistato tantissimi fashion addicted, ma anche gente più comune attenta al consumo eco-sostenibile e soprattutto al portafogli. Di cosa si tratta? Semplice uno swap party è una festa dove si baratta. Oggetti, accessori, capi d’abbigliamento, vecchi mobili, ogni cosa può diventare oggetto di scambio purché, chiaramente, in ottimo stato di conservazione.
Una moda, nata negli Stati Uniti, che cavalca l’onda della crisi economica ma che in realtà sposa perfettamente la nuova eco-filosofia di consumi e produzione in versione sostenibile. Riciclare è il diktat e cosa c’è di meglio che trovare il modo di scambiare quel regalo non utilizzato, quel capo griffato che non si riesce più ad indossare, quella borsa che ha stufato, barattando il tutto con un qualcosa di cui si ha più bisogno o che semplicemente ci risulta più attraente possedere?
Per informazioni e prenotazioni chiamare Atelier del riciclo (tel. 02.36543698 o tel. 339.5285381, email prenotazioni@atelierdelririclo.it), di solito il posto in cui avviene questo mercatino è il locale Noon, in zona Cadorna (via Boccaccio angolo via Leopardi), c'è un'iscrizione di circa 20 euro. Per conoscere le date potete chiamare il locale tel. +39 02 48024607 o l'Atelier.
Segnalato dall'amica Sara.... Fonte: Vivimilano
Il futuro avanza....
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